Fila Novembre 2013: Il comune è colpevolmente assente
Non ci sono notizie riguardanti il Filadelfia da parte del comune. Fassino è latitante (nonostante siano stati emessi bandi per altre fondazioni proprio alcuni giorni fa – Avvisi di Nomina comune di Torino), l’assessore Gallo non si pronuncia, insomma tutto è fermo. La stessa procedura di dimissioni di Zunino è stata condotta in una maniera quasi comica: l’ufficio nomine attendeva le dimissioni di Zunino (parola di Vittorio Bertola – consigliere M5S del comune di Torino e tifoso del Toro) mentre Zunino aspettava di essere nominato per dare le dimissioni (secondo le fonti della Fondazione), ma si tratta di una farsa riuscita male, che nemmeno uno sceneggiatore di commedie all’italiana accetterebbe perché troppo banale.
Sono infatti nel mentre diventate reali e ufficiali le dimissioni di Zunino, ma dal lato del comune non accade ancora niente. La procedura vorrebbe che si pubblicasse un avviso di nomina, si raccogliessero i candidati e infine chi di dovere (Fassino) decidesse chi è il candidato migliore.
Ma siamo in italia e più precisamente a Torino, una città flagellata da debiti di cui sono responsabili in maggior parte proprio gli amministratori e la loro forsennata tendenza a giocare senza regole e ad arrogarsi diritti che non hanno. Gli scandali di tutte le passate amministrazioni (Castellani, Chiamparino) e quelli che verranno (Fassino) non hanno colori sociali e sono connotati da un’unica radice politica che dovrebbe invece combattere la corruzione e lavorare per la comunità (vedi Torino, indagini su Chiamparino e buco nei conti: le macerie del ventennio rosso e Torino, lo scandalo Csea scuote la giunta Fassino come esempi di storico buon governo).
Come in ogni procedura delle istituzioni che prevede un minimo di discrezionalità da parte del “potente” di turno (in questo caso Fassino e la sua combriccola), prima si trova il candidato vincente e poi si crea il concorso, rendendo assolutamente inutile ogni ulteriore candidatura e in barba a tutte le regole di trasparenza che sarebbero di logica applicazione in ogni paese civile.
Il candidato vincente, per così definirlo, non è stato ancora trovato. Si parla di diversi candidati che hanno rinunciato all’incarico, probabilmente perché non hanno alcuna intenzione di fare da parafulmine. Inoltre, per quanto ci è dato sapere (praticamente poco più che niente) i candidati finora scelti non hanno alcuna professionalità in termini di edilizia e di edificazione di opere sportive.
Torino 2015 si avvicina, Gallo e Fassino vorranno rifarsi l’immagine facendo vedere di aver fatto qualcosa per Torino, ma allo stato attuale le uniche conseguenze della loro opera sono ben rappresentate dalle macerie del Fila e le sterpaglie che ormai hanno preso il possesso di tutta l’area.
Aspettiamo impazienti, ancora non per molto. A mercoledì 13 Novembre per la resa dei conti, vedremo cosa avranno da rispondere i rappresentanti del comune, posto che abbiano sufficiente dignità per presentarsi.
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