Il gioco della melina: Fassino e Cairo giocano pesante con il Fila
In data 25 Luglio il Comune di Torino nella persona di Fassino aveva deciso chi sarebbe stato il nuovo presidente della Fondazione Filadelfia, scatenando fin da subito il disgusto di buona parte dei tifosi del Toro. Un nome subito in discussione, ma da quel giorno, tranne un’intervista fatta da “Il fatto quotidiano” a Fassino, il Sindaco del capoluogo piemontese non si è fatto più sentire. Ma dopotutto è normale per un Sindaco che, in virtù del suo impegno politico, negli ultimi mesi si è dimostrato latitante in tutti gli affari che riguardano il comune per il quale è stato eletto.
Sono passate settimane da quel giorno, settimane in cui l’Ing. Zunino ha contribuito alla melina non decidendosi se cedere al disgusto dei tifosi o continuare imperterrito, ma fino ad oggi una sua posizione ufficiale non c’è stata, non ci sono stati comunicati del comune, non è stato indetto un nuovo Avviso di Nomina, niente di niente. La sua stessa rinuncia è ufficiosa e il motivo della sua rinuncia è anch’esso un “si dice”.
Un solo atto, già noto e programmato, è stato l’approvazione (da parte della commissione comunale delegata) delle modifiche allo statuto della Fondazione che consentirà di ridurre ulteriormente gli scopi del Filadelfia, con il ridimensionamento della sala stampa (che non sarà più a norma UEFA) e con l’eliminazione del riscaldamento del secondo campo (quello esterno al Fila). Modifiche rese necessarie per contenere i costi al possibile, per consentire la stesura del bando che, prima dei ribassi d’asta, possa avere un costo inferiore degli 8 milioni a disposizione (IVA compresa).
Il CdA della Fondazione è però bloccato. Quello che era stato realizzato in poco più di due settimane a Luglio quando era stata effettuata la nomina di Zunino adesso non trova altrettanta efficienza. La rinuncia di Zunino è nell’aria almeno dalla fine di Agosto eppure la pagina del comune dedicata agli avvisi di nomina non vede ancora l’avviso per la richiesta di curricula. Sia chiaro, sappiamo tutti benissimo che tutta questa procedura è una presa in giro all’Italiana: si pubblica l’avviso di nomina con la richiesta di candidati ma il Sindaco ha già scelto chi sarà e gli altri candidati che sanno già di aver perso in partenza sono invitati solamente per rendere legale la nomina. Aspettiamo pazienti, ma non troppo, che il Sindaco Fassino dimostri altrettanta solerzia come quella già mostrata nella gestione fulminea degli affari della Continassa relativi all’altra squadra di Torino.
Se il Comune è bloccato, Cairo non corre, anzi, non si fa nemmeno sentire. Sempre a Luglio il Comune e Cairo si erano incontrati (peraltro, aggirando l’autorità della Fondazione, la sede deputata di queste trattative) per definire e fissare l’impegno di Cairo nel Filadelfia. In sintesi Cairo avrebbe dovuto inviare una lettera in cui si impegnava a versare il famoso milione della Fondazione dedicata alla madre di Cairo (dovevano essere 3.5 milioni, quanto aveva promesso a Don Rabino, ma poi ha abbassato la propria offerta) e definiva la cifra che avrebbe impegnato per l’affitto annuale delle strutture sportive della Fondazione (campo e palestre). Facciamo notare che attualmente Cairo fa allenare i giocatori del Toro sotto una struttura fatta di tendoni (vedere le foto sotto), alquanto provvisoria, sicuramente non all’altezza delle altre squadre della serie A – ma forse anche della serie B.
La pazienza ha un limite. Chiediamo a gran voce che questo gioco di ritardi che dura ormai da troppo tempo finisca e si inizi a fare sul serio. Chiediamo che il Comune dimostri lo stesso impegno che sta dimostrando con gli affari della squadra della famiglia Agnelli e che Cairo mantenga i pur risicati impegni assunti senza aspettare oltre. E’ importante che tutti coloro che hanno a cuore la ricostruzione del Filadelfia facciano fronte comune per evitare ulteriori speculazioni alle spalle dei tifosi del Toro ed invitiamo ogni tifoso a tenersi costantemente informato su quello che accade a questo proposito perché il disinteresse della gente è il primo strumento utilizzato da chi ci prende in giro da anni per continuare a farlo per molto tempo ancora.
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Una risposta
[…] Oltre ad essere una condizione palesemente contraria agli articoli dello statuto, in cui viene chiesto che il Torino FC prenda in affido le strutture sportive a titolo oneroso, c’è da chiedersi cosa il Fila rappresenti nell’immaginario di Cairo. E’ vero che il Cairo sta facendo di tutto per diminuire i costi delle strutture di allenamento usate dal Torino FC per (Costo campi di allenamento: 2008: 747.000€, 2009: 746.000€, 2010: 728.ooo€, 2011: 665.000€) e che ha tutto il diritto di trattare fino allo sfinimento ogni giocatore acquistato (ricordiamo i casi Ghoulam e Antenucci, per non parlare del rinnovo di D’Ambrosio) ma fino ad ora si è appoggiato a strutture vecchie che non sono degne del Torino e nemmeno di una qualsiasi squadra di serie A o B (vedi le foto in fondo all’articolo Il gioco della melina: Cairo e Fassino giocano pesante con il Fila). […]